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Chi è un UGC creator e a cosa serve

Ti è già capitato di leggere “creatore di UGC” scorrendo nei feed dei tuoi social network?

Se la risposta è sì, ti sei imbattuto in un contenuto di un “UGC creator”. Se invece non sai di cosa stiamo parlando, continua a leggere questo articolo. Vai sull’hashtag #ugccreator e vedrai che ha oltre 110 milioni di visualizzazioni su TikTok e oltre 30.000 post (e oltre) su Instagram. È evidente quindi che stiamo parlando di una categoria che sta crescendo in popolarità a dismisura ed è una delle tante opportunità che i social network offrono ai brand.

Ma prima di tutto: cos’è un UGC?

UGC (user generated content, ossia contenuto generato dall’utente) è un output social creato organicamente dai follower o dai consumatori di un marchio e che viene poi condiviso dal marchio stesso sui propri account.

Sin da quando i brand hanno iniziato a muovere i primi passi sui social network, questo è stato da sempre considerato uno degli strumenti più utili ed efficaci. Infatti, i marchi adorano gli UGC per un buon motivo: uno studio del 2021 ha rivelato che l’80% degli intervistati dichiara che gli UGC hanno un forte impatto sulle loro decisioni di acquisto.
Fonte

Perché sono “creati dalle persone comuni per le persone comuni”, non hanno la perfezione/finzione tipiche delle pubblicità e risultano quindi più veritiere, sincere e genuine.

Il lavoro del “Creatore di UGC”

Proprio perché è uno strumento che funziona si è pensato di renderlo “una professione” ed è qui che entrano in gioco i nuovi “creatori di UGC”. Un creatore di UGC produce contenuti che assomigliano a UGC, ma anziché essere spontanei, viene pagato per farlo.

A sinistra, il contenuto realizzato dal content creator. A destra, lo stesso contenuto usato dal brand.

Ma allora sono degli influencer? La risposta è no.
A differenza degli influencer che hanno bisogno di far crescere la propria community prima di iniziare a lavorare con i marchi, i creatori di UGC non hanno bisogno di tonnellate di follower né sono obbligati a mostrare il proprio volto. Devono solo creare contenuti che possono essere condivisi sull’account del marchio.

Se ci riflettiamo meglio però, la creazione di questi post, perdendo la propria organicità, non è molto diversa da quella che tutti i giorni realizzano freelance, creativi, social media manager nelle varie agenzie e non.
Insomma professionisti specializzati nella content creation e che si ispirano allo stile da UGC per la realizzazione di foto e video.

La realtà è che al di là del nome che si vuole attribuire – creatore di UGC o creatore di contenuti freelance – i brand guardano a questa modalità con molta attenzione e cercano costantemente output e idee più “autentiche” per aumentare le vendite e il traffico.

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