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Come scegliere gli influencer giusti

Se dici Social Network dici Influencer Marketing.
Ebbene sì, quest’ultima infatti è diventata a tutti gli effetti un’importante leva di marketing che può arricchire il piano comunicazione di un brand.
Ma individuare i nomi dei profili giusti non è sempre facile!

Prima di avviare una campagna di Influencer Marketing, bisogna stabilire i parametri che ci aiuteranno a fare una scelta corretta e ad evitare di fare degli investimenti senza un effettivo ritorno.

Il primo passaggio è comprendere quali sono i dati e le metriche da analizzare dei profili social dei personaggi che si vogliono coinvolgere.

Vediamoli insieme!

L’importanza di avere “cose in comune”

La scelta di un influencer che sponsorizzi un prodotto o racconti di un brand al suo pubblico, non deve erroneamente basarsi sull’assioma “+ follower = + successo”. Il numero dei follower infatti non è sufficiente (e talvolta ingannevole) e distoglie l’attenzione dall’obiettivo principale: selezionare una persona che sia coerente ed in linea con il progetto, il brand e i suoi valori.

Un esempio?

Un influencer che ha impostato tutta la sua comunicazione sull’esclusività, con un lifestyle luxury e attento all’estetica, non sarà mai la persona giusta per promuovere articoli low cost o brand che parlano a ragazzə della porta accanto!

La condivisione dei valori di fondo è uno degli elementi fondamentali per creare un rapporto efficace dapprima tra azienda e influencer e poi tra influencer e community.

Ma approfondiamo insieme quest’ultimo punto.

Dimmi che community hai e capirò che influencer sei

Il pubblico degli influencer è il nostro target, per questo dobbiamo approfondire chi c’è dall’altra parte dello schermo dei profili degli opinion leader.

Se il tuo target è composto per la maggior parte da genitori/familiari, non coinvolgere nella tua campagna di influencer marketing account seguiti principalmente dalla Generazione Z.

È importante capire anche altri dati relativi alla community, come interessi, livello di istruzione, professione che ti consentiranno di capire quanto quel pubblico sia affine al tuo target di riferimento.

Non contare solo i follower, ma impara a calcolare l’Engagement Rate

Quando si analizza il profilo di un influencer la prima cosa che si guarda è il numero di follower, pensando che quello sia il dato più esplicativo dello “stato di salute” di un profilo social e che garantisca una partnership di successo.

La verità è che la metrica più importante da osservare è quella del coinvolgimento della community, un dato che prescinde dal numero maggiore o inferiore di persone che seguono il profilo.

Ma cosa significa coinvolgimento?

Si parla in questi casi di Engagement Rate, il dato che ci indica quanto le persone interagiscono con i post di un influencer sulla base di reaction, commenti e condivisioni.

L’ER si può calcolare e applicare in diversi modi, dipenderà tutto dall’obiettivo che si vuole raggiungere.

Il tasso di coinvolgimento dei follower si calcola così:

Somma delle interazioni / Numero di Follower x 100

Se invece si vuole considerare la copertura di una pagina (la reach, ossia il numero di persone che il profilo ha raggiunto, sia follower che non follower), l’engagement rate andrà calcolato in questo modo:

Somma delle interazioni / Impressioni (cioè il numero di persone che sono state raggiunte dal post) x 100

Autentico vuol dire reale

Ultimo, ma non per importanza è il concetto di autenticità.

Autenticità fa riferimento alla veridicità dei follower, dobbiamo infatti assicurarci che questi siano reali e non acquistati.
Come capirlo? Guardando che tipologie di commenti ci sono sotto i post.

Ma non solo.

Autentico deve essere anche il modo di comunicare dell’influencer.
Quante sponsorizzazioni fa? Di quali contenuti? Cosa offre solitamente al suo pubblico?
Queste sono solo alcune delle domande da porsi per verificare questo aspetto che ci servirà per individuare profili di persone in grado di instaurare un rapporto di fiducia con il proprio seguito.

Cosa non dobbiamo dimenticare?

Che sia online o offline, la fiducia collega le persone e alimenta l’effetto passaparola che esiste ancora prima della nascita degli influencer e dei social network.
Quindi coltiviamola sempre!