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Contributi imprese creative

Non lasciarti sfuggire i contributi del Fondo Imprese Creative: fino a 10k euro per servizi creativi specialistici

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Ecco, i tempi migliori sono arrivati. Certo, suona strano dirlo in questo momento storico, ma finalmente anche in Italia è stato attivato un fondo che favorisce la collaborazione tra imprese creative e PMI, per supportare l’attivazione di progetti che abbiano ad oggetto il marketing, il design e l’innovazione tecnologica, con finanziamenti fino a 10.000 euro a fondo perduto.

Il lancio del Fondo Imprese Creative non ha ricevuto grande copertura mediatica, ma l’operazione è interessante, nonostante sembri quasi una mossa simbolica del MISE a sostegno di un settore che potrebbe essere il volano dell’economia italiana nel post pandemia.

Ed è proprio questo l’intento del Ministro Giorgetti, che ha firmato il decreto insieme a Dario Franceschini, con l’obiettivo di supportare “le attività che puntano a valorizzare le eccellenze del nostro Made in Italy, favorendo un rilancio del settore sia in termini economici, ma anche di opportunità per i numerosi giovani che investono nelle loro idee e nella creatività”.

Il futuro è solo in digitale

Siamo convinti che uno dei più grandi problemi di questo paese sia la scarsa digitalizzazione delle piccole imprese, che si muovono come dinosauri, finendo per non sfruttare appieno il loro potenziale né quello dei loro team.

Se l’imperativo digitale si è imposto in modo sempre più prepotente nel panorama aziendale, l’arrivo della pandemia ha esasperato il problema, premiando le realtà che si erano già mosse nel mondo digitale, a discapito di quelle ancora titubanti.

Ci sono state molte PMI che hanno fatto i salti mortali per restare al passo con i competitor, attivando in poche settimane percorsi che avrebbero richiesto anni per essere implementati in modo naturale, ottenendo comunque risultati non soddisfacenti.

Perché, suona paternalistico ma giuriamo che non lo è, la strategia e la pianificazione sono importanti: la transizione digitale è una trasformazione profonda che coinvolge la compagine aziendale nel suo insieme, partendo dai processi fino a toccare le infrastrutture e persino la prossemica all’interno degli uffici.

Sono percorsi complessi che, come tutte le transizioni, richiedono tempo per essere compresi e interiorizzati. Quello che possiamo dire è che le PMI più digitalizzate registrano un utile netto maggiore del 28% rispetto alle altre aziende, insieme a un margine di profitto più alto del 18%, a un valore aggiunto migliore dell’11% e un Ebitda superiore dell’11% a quello delle realtà più anacronistiche.

(dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale delle PMI, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano)

E poi bisogna ammettere che il web è un mondo molto severo, in cui solo i migliori sopravvivono: le informazioni che ogni giorno passano per i canali digitali sono miliardi ed è fondamentale rendersi riconoscibili anche all’occhio dell’utente più pigro.

Per questo bisogna accompagnare la transizione digitale con un percorso di branding che metta in luce i punti di forza e l’anima del proprio progetto, per affacciarsi al web con tutte le carte in regola.

Cosa coprono i contributi?

Il Fondo Creative dispone di 20 milioni di euro per l’anno 2022, da erogare a sportello, cioè fino ad esaurimento delle somme disponibili. Ciò che si ottiene sono dei voucher destinati a coprire fino all’80% dei costi (per un massimo di €10.000) relativi all’acquisizione di servizi specialistici erogati da imprese creative, che abbiano ad oggetto:

  • azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand;
  • design e design industriale;
  • incremento del valore identitario del company profile;
  • innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.

Ci sembra un’occasione preziosa per tutte le PMI che non hanno a disposizione un budget sostanzioso da dedicare al marketing, ma bisogna fare in fretta: i bandi del MISE saranno pubblicati entro la fine di marzo ed è importante arrivare a quella data con un preventivo e un progetto già impostato.

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